Ci sono oggi molte proposte per risvegliare i bambini grazie agli STEM toys e Zowi,…

GIOCHI INNOVATIVI TRA L’ANALOGICO ED IL DIGITALE
L’uso sempre più ampio della tecnologia nelle nostre vite quotidiane sta cambiando il comportamento dei consumatori, generando una linea sottile tra il mondo fisico e quello virtuale, dando vita ad un nuovo settore, quello dei giochi innovativi tra l’analogico ed il digitale.
Una delle più grandi conseguenze dell’influenza della tecnologia è stato il crescente consumo dei media digitali. I bambini iniziano a utilizzare la tecnologia sempre prima, passando la maggior parte del loro tempo libero giocando con smartphone e tablet, invece di giocare con giocattoli fisici nel mondo reale. I videogiochi ed i giochi on-line possono essere educativi, ma da soli non possono insegnare e migliorare importanti competenze di sviluppo come le capacità motorie e sensoriali. In questa direzione, è molto interessante la combinazione di nuove tecnologie con giocattoli fisici tradizionali che, esplorando l’interazione tra analogico e digitale, permettono di migliorare l’esperienza educativa.
Attocube è un interessante esempio di un gioco fisico che sfrutta anche dispositivi digitali. Si tratta di un gioco educativo nato con l’intento di colmare il gap merceologico esistente fra i videogiochi ed i giocattoli tradizionali. Attocube integra classici blocchi di legno con la tecnologia, creando un giocattolo intelligente che offre giochi divertenti ed educativi per bambini dai quattro agli undici anni. Le varie facce dei blocchi di legno sono caratterizzate da differenti pattern geometrici che consentono di creare infinite immagini, come lettere, numeri e molto altro. Questi blocchi di legno, una volta uniti a formare una figura, grazie all’utilizzo di uno specchio riflettore fissato sulla parte superiore del dispositivo, vengono da esso riconosciuti.
Inoltre, grazie ad un’applicazione gratuita, i bambini possono divertirsi aumentando progressivamente il livello di difficoltà della sfida. Ad esempio, si può giocare utilizzando nove blocchi di legno disposti in un quadrato 3×3. Lo scopo del gioco è quello di riprodurre con i cubi le immagini che appaiono sullo schermo. Una volta disposti i cubi, questi sono riconosciuti dalla telecamera e quindi dall’applicazione che comunicherà al bambino se ha fatto un abbinamento giusto oppure sbagliato.
Il set di Attocube si compone di nove identici blocchi caratterizzati da facce con differenti pattern. Organizzando questi nove cubi in quadrati 3×3 è possibile creare più di 2,3 miliardi immagini diverse.
Il lato analogico di Attocube motiva i bambini a raggiungere il loro potenziale creativo attraverso la libertà di gioco, consentendogli di creare le proprie immagini e di mescolare i motivi geometrici, aumentando così la loro capacità di pensiero. Questo gioco inoltre, aiuta i bambini a coltivare diverse capacità, da quelle motorie, creative a quelle spaziali, tattili e collaborative. D’altra parte, l’introduzione della tecnologia fornisce feedback interattivi che aiutano i bambini a concentrarsi sul gioco.
Questo tipo di connessione tra il digitale ed il fisico permette ai bambini di giocare fisicamente come hanno sempre fatto, ma crea anche esperienze digitali che possono aumentare l’esperienza di gioco.
Wissink
Han, il CEO di Attocube, spiega che l’idea è nata dalla crescente preoccupazione dei genitori nel vedere i loro figli passare sempre più tempo davanti agli schermi. Così, partendo dall’idea di unire queste due tipologie di prodotti, entrambe già familiari ai genitori, Han ha iniziato a lavorare con un gruppo di educatori e genitori sul design del giocattolo. Dopo aver fondato l’azienda Attocube, Han e la sua squadra hanno lanciato il loro giocattolo su Indiegogo.
https://youtu.be/_t_BnjLsc3I
Con l’emergere della necessità di giocattoli intelligenti, l’industria sta cercando di sviluppare giochi innovativi e coinvolgenti, che offrano ai bambini il meglio dei due mondi, in altre parole, giochi innovativi tra l’analogico ed il digitale.
PlayScience, un’azienda che monitora tutto quello che riguarda i giocattoli intelligenti, ha finora notato due percorsi principali: da una parte, prodotti fisici che interagiscono con dispositivi come l’iPad, dall’altra parte, applicazioni che possono controllare oggetti fisici, come ad esempio un orsacchiotto. Secondo Paul Levine, Presidente e Co-CEO di PlayScience, è questo il momento per molte aziende, grandi e piccole, di cercare di capire che bilanciamento attuare per combinare i vantaggi dei prodotti fisici con la connessione digitale, ed in questo vi è abbondanza di spazio per l’innovazione.
Innovare è un processo.
E’ come catturare la luce in una bottiglia.
Levine
Come dice Levine, stiamo andando ad esplorare il corso dei prossimi anni, che vedrà diverse aziende lavorare sempre più sulle interazioni di gioco e di apprendimento con dispositivi analogici e digitali, raggiungendo così qualcosa di veramente nuovo.