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ingaggiare il consumatore può essere più facile con le subscription box

Nell’era delle mamme 2.0, quelle dei social e della condivisione virtuale nasce Toucanbox un kit bisettimanale che dimostra come ingaggiare il consumatore può essere più facile con le subscription box.

Il primo punto di forza di Toucanbox sta nell’essere stato ideato da Virginie, una mamma curiosa e creativa e da Sara, un’esperta del metodo Montessori. Quest’ultima è responsabile dello sviluppo prodotto, con una lunga esperienza nel campo ludico-educativo di impronta Montessoriana. L’idea alla base è quella di stimolare la creatività dei bambini anche a casa, fuori dalle ore scolastiche.

Questo giocattolo educativo pluripremiato è pensato per bambini dai 3 agli 8 anni, senza distinzione di genere. L’unico canale di distribuzione è la cara cassetta delle lettere, dove le mamme trovano una scatola di cartone ogni 15 giorni. Il touchpoint della posta fisica è un altro elemento fondamentale nel successo di Toucanbox: il genitore non ha bisogno di cercare periodicamente un nuovo giocattolo per svolgere delle attività ricreative con suo figlio perchè questo gli arriva comodamente a casa.

Quando si parla di abbonamenti a volte il consumatore vede questo come un impegno che aumenta l’indecisione nell’acquisto. In questo caso Toucanbox ha studiato un sistema per cui l’abbonamento si attiva via internet e può essere rescisso in ogni momento.

Un’altro aspetto per noi chiave è la customizzazione del giocattolo: il genitore compila sul sito un test della personalità per il proprio figlio. Ogni kit infatti riporta non solo il nome del bambino, ma anche contenuti educativi ad hoc per incontrare le sue passioni e necessità. Nella scatola c’è tutto il materiale per una nuova attività creativa, già pronto all’uso.

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Il packaging oltre ad essere pratico e compatto è studiato nei minimi dettagli sia graficamente che funzionalmente. Tutte le attività creative prevedono il riutilizzo della scatola, cosa che noi come agenzia promuoviamo fortemente nei nostri servizi di packaging per il giocattolo, talvolta come cornice, altre volte come materiale da costruzione. Il linguaggio grafico si ripropone all’interno e in particolare nel libretto che accompagna ogni kit. Questo strumento cartaceo consente al bambino di approfondire il tema sviluppato nell’attività e di tenere viva l’attenzione fino all’arrivo del kit successivo.

Quindi possiamo dire che Toucabox ha capito subito che ingaggiare il consumatore può essere più facile con le subscription box e per fare questo anche prima e dopo l’acquisto ha saputo creare una community online molto forte che, di fatto, è alla base della promozione del kit. La mamma, infatti, viene a conoscenza del giocattolo quasi sempre tramite il passaparola da blog e social network. I profili Instagram, Facebook e YouTube hanno ognuno una funzione chiara e ben definita: servono a condividere, nell’ ordine, step e momenti di creazione, articoli interessanti su temi simili o recensioni e video-istruzioni delle attività.  Per sottoscrivere l’abbonamento inoltre è fondamentale accedere al sito e creare un profilo, un altro touchpoint chiave per la fidelizzazione degli utenti.

Cosa serve per rendere accattivante un giocattolo al giorno d’oggi? Sicuramente creargli attorno un sistema capace non solo di proporre ma anche di ascoltare. Spesso si guarda al giocattolo digitale come l’unica risposta (facile) ad un futuro che ci vede immersi nella tecnologia. Ma se impariamo che ingaggiare il consumatore può essere più facile con le subscription box potremo ancora continuare a progettare giocattoli analogici, educativi e divertenti. Toucanbox ha colto la sfida e l’ha realizzata con grande maestria, un buon prodotto-servizio con una strategia di comunicazione e di marketing adeguata ai giorni d’oggi.

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