Uno dei desideri più comuni nel cuore dei designer di giocattoli è quello di progettare un gioco che possa far divertire tutti i bambini del mondo o, quanto meno, il numero più alto possibile. Sappiamo però che non è una sfida facile, non a caso si tende a progettare per l’utente medio in modo da soddisfare il maggior numero di persone…gli altri si adatteranno! Ma quando parliamo di giochi di gruppo non c’è cosa peggiore di dover escludere qualcuno dal parteciparvi sin dall’inizio; e se ci mettiamo nei panni di un bambino cieco o con una qualsiasi disabilità motoria questa situazione potrebbe capitarci spesso. Ma giocare insieme si può, grazie al design inclusivo, e ce lo dimostrano due progetti di cui vi parliamo oggi.
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LA GUIDA PER PROGETTARE RISPETTANDO I DIRITTI DEI BAMBINI
La professione del designer è radicalmente cambiata negli ultimi decenni, continua ad evolversi ricevendo stimoli sempre più interessanti e affrontando sfide dall’impatto globale; non vi diciamo nulla di nuovo ma è bene ogni tanto fermarsi a pensare a come il nostro mestiere di progettisti sia strettamente legato ad un contesto sociale ed osservare come influenzi e sia influenzato dal progresso tecnologico ed umano. Mi è capitato ultimamente di fare questi ragionamenti quando ho scoperto ed approfondito la ‘Design for Children’s right guide’, ovvero la guida per progettare rispettando i diritti dei bambini ed agire al cuore del processo creativo.
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UN INVENZIONE PER AIUTARE I BAMBINI CON IL DIABETE
Solo in Italia le persone con il diabete tipo 1 (DT1) sono circa 300.000. Questa specifica malattia è anche chiamata diabete giovanile o insulino-dipendente poiché si presenta solitamente in giovane età e si cura esclusivamente con punture di insulina. Lo sa bene la designer messicana che ha progettato un invenzione per aiutare i bambini con il diabete.
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UN APP INVENTATA PER AIUTARE I BAMBINI DURANTE LE CURE
C’era una volta Niamh Barnes, una bambina di 7 anni in cura presso un ospedale inglese. Un bel giorno propose a medici ed infermieri di trovare un sistema per supportare i piccoli pazienti, per distrarli ed accompagnarli durante la loro degenza nei reparti. Quel desiderio espresso da Niamh è oggi realtà nell’ospedale pediatrico di Alder Hey a Liverpool che ha introdotto Alder Play, un app inventata per aiutare i bambini durante le cure che combina Realtà Aumentata ed Intelligenza Artificiale per una migliore esperienza ospedaliera.
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INCLUSIONE ATTRAVERSO LA MUSICA
Quando si parla di Design for All si intende un approccio al progetto per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza. Skoog promette inclusione attraverso la musica e incarna pienamente questi valori: all’apparenza un morbido cubo con cinque semisfere nelle 5 facce visibili, in realtà un’ innovativa e performante interfaccia musicale che nasconde applicazioni inaspettate.
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ROBOTICA E DESIGN DEL GIOCATTOLO A SERVIZIO DELLA DISABILITA’
L’applicazione della tecnologia all’ambito medicale è un tema spesso ricorrente, così come quello della collaborazione tra robotica e design del giocattolo a servizio della disabilita’. Sono tanti i casi studio che dimostrano come il progresso in questi campi è sostenuto da menti illuminate e da team di progetto formati da persone con background diversi e all’apparenza opposti ma che, proprio per questo, portano a risultati sorprendenti.
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UN GIOCATTOLO NARRATIVO PER BAMBINI CON DISTURBI DEL LINGUAGGIO
Il linguaggio è qualcosa che normalmente si sviluppa nei primi tre anni di vita. Ma a volte ci sono bambini con disturbi del linguaggio in cui lo sviluppo è significativamente ritardato e sottosviluppato. Quando viene identificato un disturbo del linguaggio è importante affrontare il disturbo il prima possibile, preferibilmente quando il bambino è tra i 4 ed i 6 anni. Per questi bambini è veramente molto importante fare esercizi vocali per migliorare le proprie competenze e superare i propri limiti. Questi esercizi sono normalmente supervisionati da logopedisti. Ma l’accessibilità ed il tempo
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UN GIOCO PER BAMBINI AUTISTICI, E NON SOLO
Quando si parla di bambini autistici e dei giochi a loro destinati, spesso si fa riferimento ad una specifica categoria denominata ‘giochi speciali per bambini speciali’. Si tratta di giochi progettati per bambini che possiedono bisogni speciali in quanto hanno una forma di autismo, una paralisi celebrale o una disabilità nell’apprendimento e così via.
Pooki, progettato da Tina Tran Dinh, una studentessa del Monash Art Design & Architecture, è un gioco pensato per tutti i bambini ma che risulta essere particolarmente attrattivo per i bambini autistici. La ricerca svolta per portare questo progetto in vita è iniziata con
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UN GIOCATTOLO CHE INSEGNA L’EMPATIA GRAZIE ALLA DISABILITA’
Immagina di dover descrivere qualcosa ad una persona con una disabilità come la cecità. Cosa pensi che veda una persona cieca quando sente? Cosa pensi che veda quando gli viene descritto qualcosa?
L’Empathy Toy, inizialmente progettato in collaborazione con
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I Giocattoli per la disabilità e Gianni Rodari
E’ difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi
Se vogliamo andare avanti come esseri umani penso che potremmo iniziare vedendo i nostri limiti come opportunità, contribuendo a vicenda per la nostra qualità di vita. Questa citazione mi ha fatto pensare che può esserci un legame tra i giocattoli per la disabilità e Gianni Rodari, lo scrittore italiano di romanzi per bambini.